Stones of Stenness

Menhir e terrapieno

Mainland, isole Orcadi


Nel 1814 queste pietre rischiarono di essere distrutte

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In origine questo sito era composto da un circolo con 12 pietre e un diametro di 31,7 metri. Ora rimangono solo quattro pietre dalla forma insolita; la più alta raggiunge i 5 metri, ma non lontano dal limite meridionale del Bridge of Brodgar (il ponte di Brodgar) c'è una pietra ancora più alta (5,6 metri), conosciuta come Watch Stone. Questa potrebbe aver fatto parte di una schiera di menhir che collegava le Stones of Stenness al vicino Ring of Brodgar. Devono essere servite migliaia di ore di lavoro per scavare il fossato, profondo due metri e largo sette, spostando 1.250 tonnellate di massiccio basamento di arenaria. Il sito risale al 2970 avanti Cristo circa, ma il fossato e il terrapieno esterno sono quasi scomparsi e le tre pietre che delimitano una piccola depressione furono collocate in quel posto nel 1906. In realtà, per la costruzione intorno all'avvallamento furono usate alcune pietre cadute e la loro collocazione fu ritenuta per parecchio tempo quella originaria. Secondo un antiquario del XVIII secolo, Robert Henry, il sito era un tempo conosciuto come Tempio della Luna, e il Ring of Brodgar come Tempio del Sole. E si raccontano storie di coppie che si recavano prima al Tempio della Luna, dove la donna si inginocchiava e pregava per ottenere forza, e poi al Tempio del Sole dove l'uomo faceva lo stesso. Inoltre, ogni Capodanno, la gente locale si incontrava alla chiesa di Stenness e danzava, festeggiando per giorni. Nel 1814, durante i giorni di Natale, il capitano W. MacKay, proprietario del terreno intorno al monumento megalitico, esasperato dai numerosi visitatori che gli danneggiavano i campi, tentò di distruggere le pietre. Riuscì a romperne una, conosciuta come pietra di Odino (Odin Stone) e ne fece cadere un'altra prima di venire fermato. Le sue azioni accesero la rabbia dei locali e ci furono due tentativi di incendiargli le sue proprietà.

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Tutte le fotografie © Diego Meozzi (diego@stonepages.com)